La scoperta di Alois Alzeheimer. Limiti pratici e ruolo della comunicazione intrascientifica nell'accettazione della "malattia"

25 Mag 2016
Relatori: 

Matteo Borri
Mercoledì, 25 maggio 2016, Dipartimento di Filosofia e Comunicazione, Aula Mondolfo, ore 15.
La scoperta di Alois Alzeheimer. Limiti pratici e ruolo della comunicazione intrascientifica nell'accettazione della "malattia".
"Nel 1906 il medico tedesco Aloysius "Alois" Alzheimer descrisse un processo di disfacimento cellulare mai ancora osservato. Nel 1910 Emil Kraepelin, per l'ottava edizione del suo manuale di psichiatria, coniò l'espressione Alzheimerische Krankheit, denominando così una patologia destinata a diventare famosa. Ma che cosa aveva realmente osservato Alzheimer? Si trattava davvero di una "nuova" malattia? Per oltre un secolo molti attori hanno influito in vario modo su tali domande e sulla definizione di malattia di Alzheimer oggi in uso. Durante il seminario verrà ripercorsa la storia dell'accettazione della patologia, mostrando le motivazioni epistemologiche e tecnologiche che ancora oggi pongono in questione la reale esistenza di questa particolare forma di demenza".
Matteo Borri

Riferimenti bibliografici: 

Borri, Matteo. Storia della malattia di Alzheimer, Il Mulino, 2012.

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