L’ibernazione umana: aspetti applicativi e neuroetici.

7 Feb 2017
Relatori: 

Matteo Cerri (Università di Bologna)
martedì 7 febbraio, ore 15, via Zamboni 38, Aula I.
L’ibernazione umana: aspetti applicativi e neuroetici.
"L'ibernazione umana sarebbe molto utile per una missione su Marte, per due ragioni: diminuirebbe drasticamente la quantità di cibo a bordo, riducendo sensibilmente il costo di una tale missione; e eviterebbe i rischi psichiatrici legati all'isolamento a lungo termine. Sarebbe inoltre una tecnologia utile in parecchie condizioni cliniche, come l'ictus e l'arresto cardiaco. Anche se l'ibernazione produrrebbe molti vantaggi, sia per le applicazioni mediche sia per l'esplorazione spaziale, sono tutti da valutare i rischi intrinseci di tale procedura, nonché i rischi di errore nella sua applicazione. Inoltre, la particolare condizione del cervello durante l'ibernazione e stati simili solleva interrogativi sullo stato di coscienza del soggetto. Infatti, sulla base di studi su animali, l'attività corticale appare simile a una sorta di "veglia rallentata", in misura maggiore rispetto a uno stato come il sonno NREM, il che apre un quesito circa la presenza di una qualche residua coscienza soggettiva.
 

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