Assegno di inclusione: domanda accolta? Ecco cosa succede adesso e quando arriva il pagamento

Una volta che la domanda di Assegno di Inclusione (ADI) viene accolta, significa che l’istruttoria svolta dall’INPS ha avuto esito positivo, e che, se tutti i requisiti rimangono soddisfatti, si procede con la messa in pagamento del beneficio. Questo avviene solo dopo che, oltre all’esito positivo della verifica dei requisiti, è stata anche effettuata e confermata la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD) da parte del nucleo familiare coinvolto.

Cosa succede dopo l’accoglimento della domanda

Quando la richiesta viene approvata, l’importo dell’ADI viene accreditato su una Carta di Inclusione intestata al richiedente, ossia uno specifico strumento di pagamento elettronico ricaricabile. In alternativa, in caso di scelta dell’individualizzazione della carta, ogni adulto del nucleo familiare con responsabilità genitoriale o incluso nella scala di equivalenza riceve una quota pro-capite. La Carta di Inclusione viene consegnata dagli uffici postali esclusivamente dopo l’accredito del primo pagamento; i beneficiari sono informati tramite il portale SIISL oppure via SMS o email della disponibilità della carta per il ritiro.

Anche se non dovesse arrivare un messaggio informativo, la carta viene comunque emessa e può essere ritirata dal titolare avente diritto. La carta può essere utilizzata non solo per il prelievo di contante, ma anche per pagare bollettini o spese necessarie per il sostentamento del nucleo beneficiario.

Quando arriva il pagamento?

Il pagamento effettivo dell’Assegno di Inclusione avviene a partire dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD e al completamento della fase istruttoria. Ad esempio, chi ha presentato la domanda e ha completato tutte le procedure a giugno, riceve il primo accredito a luglio, come avvenuto per molti beneficiari il 15 luglio 2025. Questo accredito comprende anche eventuali arretrati dovuti a tempistiche amministrative.

Il calendario dei pagamenti prevede generalmente due finestre mensili:

  • I beneficiari che hanno appena completato la procedura ricevono il primo accredito intorno alla metà del mese successivo.
  • I percettori continuativi ricevono l’accredito tra la fine del mese corrente e l’inizio del mese successivo, sempre se conservano i requisiti richiesti.

Nel luglio 2025, ad esempio, il primo accredito per le nuove domande è avvenuto il 15 luglio, mentre per chi già risultava beneficiario nei mesi precedenti, la ricarica è avvenuta dal 26 luglio in poi.

Modalità e tempi di ritiro della Carta di Inclusione

A seguito dell’approvazione della domanda e dell’accredito del primo pagamento, è necessario ritirare fisicamente la Carta di Inclusione presso un ufficio postale. La comunicazione sulla disponibilità della carta viene inviata tramite i canali indicati (SIISL, SMS o email), ma è possibile che la carta sia comunque pronta anche in assenza di tali notifiche formali.

La Carta di Inclusione è uno strumento assimilabile alle carte prepagate (carta di pagamento) e permette il controllo del saldo e delle movimentazioni in diversi modi:

  • Presso ATM Postamat inserendo la carta e il PIN.
  • Presso gli sportelli delle Poste Italiane.
  • Telefonando al numero verde 800.666.888 da fisso o +39 06.4526.6888 da cellulare/estero.

Dopo il primo mese di erogazione, la carta continuerà a essere ricaricata ogni mese, fino a che non vi siano cause di sospensione o decadenza (ad esempio, venire meno dei requisiti o fine del ciclo di erogazione previsto dalla legge).

Cosa fare se il pagamento non arriva?

Se, nonostante l’esito favorevole della domanda, il pagamento non risultasse accreditato nei tempi previsti, occorre verificare lo stato della pratica accedendo al portale INPS tramite l’area riservata. Da qui, è possibile controllare:

  • Eventuali messaggi di sospensione (ad esempio, ISEE difformi, anomalie nei dati del nucleo, necessità di aggiornare il modello ISEE).
  • La presenza di comunicazioni ufficiali da INPS (sia nella sezione messaggi che nella piattaforma SIISL).
  • Lo stato di sottoscrizione del PAD, senza il quale il pagamento non può essere avviato.

A volte la domanda può risultare sospesa per necessità di approfondimenti o documentazione integrativa. Bisogna quindi intervenire tempestivamente per fornire quanto richiesto oppure, in caso di diniego definitivo, è possibile presentare ricorso secondo le indicazioni riportate nel provvedimento stesso.

Durata, rinnovo e interruzioni dell’Assegno di Inclusione

L’Assegno di Inclusione viene erogato per cicli prestabiliti. Il primo ciclo, in vigore dal gennaio 2024, aveva durata massima di 18 mesi; al termine, è previsto, per legge, uno stop di almeno un mese prima di poter ripresentare richiesta per un secondo ciclo di 12 mesi. Quindi, chi ha ricevuto il primo accredito a gennaio 2024 vedrà terminare il periodo di erogazione a giugno 2025 e dovrà attendere luglio per presentare una nuova domanda.

Durante il periodo di erogazione, la misura può essere sospesa temporaneamente (ad esempio, per approfondimenti su ISEE o variazioni rilevanti nella composizione del nucleo) oppure definitivamente, se vengono meno i requisiti o si omette di partecipare agli obblighi previsti dal Patto di Attivazione Digitale.

Per mantenere il diritto al beneficio, è fondamentale:

  • Aggiornare puntualmente il modello ISEE ogni anno.
  • Comunicare tempestivamente ogni variazione dello stato del nucleo familiare.
  • Partecipare ai percorsi e agli incontri previsti dal patto di inclusione sociale e lavorativa.

Verificare periodicamente il saldo e la regolare erogazione dell’assegno è dunque essenziale per monitorare la situazione e prevenire interruzioni indesiderate.

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